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Queer as folk Convention Colonia 2012

8-10 giugno 2012

di: wren_kt7oz
Fonte: wren_kt7oz
Tradotto da: Klaudia62
Redatto da: Marcy

8 giugno 2012
Colonia - Rapido aggiornamento


La registrazione, per vari motivi, è stata un caos totale.

Ci sono volute ore, tra me e l’inizio della fila c’erano solo circa 20 persone ma ci sono volute 2 ore prima che potessi avere il mio pass.

Stessa storia la sera al pub. Noi, possessori del biglietto premium “loft”, abbiamo dovuto aspettare 2 ore prima che ci fosse permesso di accedere all’area a noi assegnata. Come poi si è scoperto, sarebbe stato quasi meglio aspettare fuori insieme con i “contadini”, perché dalla nostra zona il palco si vedeva a malapena.

Oh, beh! Poco importa, piccoli inconvenienti.

Sono arrivati tutti e si sono fermati per un bel po’. Beh, eccetto un membro del cast che è arrivato aggrappandosi disperatamente alla mano della sua ragazza, che si è poi seduto in un angolo per più o meno 20 minuti e che poi se ne è andato - sempre aggrappato alla sua ragazza. Non voglio fare nomi, ma se dico che penso di aver letto da qualche parte che lui è etero, sono sicura che capirete a chi mi riferisco.

C’era un pandemonio, ovviamente, quando sono arrivati. Il caos assoluto.

Thea e Michelle erano piuttosto allegre, Peter è stato pieno di energia tutta la notte, saltellando a tempo con la musica ed in generale dando l’idea di divertirsi molto e Scott è stato incastrato e coinvolto in uno dei numeri di cabaret ed è stato molto sportivo a riguardo. Harris è sembrato un po’ sopraffatto, Bobby invece è stato grande presentandosi e stringendo le mani a quante più persone possibile e Sharon è stata molto dolce - anche se ai miei occhi è sembrata piuttosto fragile.

Randy, che è stato l’ultimo ad andarsene e che era ancora lì quando noi ce ne siamo andati, sembrava che si stesse divertendo. C’erano diversi ragazzi gay molto attraenti nell’entourage incaricato di occuparsi di loro, e lui ha passato una buona parte della serata flirtando tranquillamente con uno o due di loro.

Non mi pare abbia gradito la follia iniziale, ma una volta che le cose si sono calmate e che è stata in qualche modo chiusa una zona a loro riservata, dove almeno non c’erano persone che gli sbattessero le macchine fotografiche in faccia, mi è sembrato si stesse veramente divertendo.

Sospetto fortemente che invece Gale non ci sarebbe riuscito. Perché se ci fosse stato lui la frenesia sarebbe stata peggiore, e non credo che si sarebbe calmata facilmente.
Comunque, è abbastanza tardi ora e domani sarà una lunga giornata, così per ora è tutto.

Salute!

W

Si spera che questo sia di buon auspicio per il resto del fine settimana.



09 giugno 2012
Annotazioni del sabato da Colonia


Comincio con l’anticipare 3 cose.
Una è che sono la peggiore fotografa del mondo. Allegherò delle foto, ma siete avvisati, non saranno un gran che.
La seconda è che non mi importa se le userete, se siete disperati e non trovate niente di meglio, ma apprezzerei che me ne deste i crediti.
Terzo, non andrò al Babylon party questa sera così dovrete cercare altrove i pettegolezzi relativi.

Un altro giorno caotico, ma tutto è stato acolto con spirito sorprendentemente positivo dalla maggior parte delle persone ed alla fine sono riusciti a svolgere quasi tutto il programma anche se si sono sforati i tempi di quasi un’ora e mezza.

Per prima cosa c’è stata l’accoglienza. Sono state fatte un po’ di chiacchiere su come sia stato possibile organizzare la convention, dandone il merito ad Elke ed a Scott (e su cosa Scott avesse da dire o avrebbe prima o poi potuto rivelare sull’assenza di Gale) e poi è stato dato un benvenuto individuale sul palco ad ogni componente del cast.

Non è stata davvero una sorpresa che a Sharon, Randy, Peter e Scott sia stato riservato un benvenuto caloroso, così come alle ragazze. E così è stato per Robert e Harris. Ed anche per Hal, direi, ma lui non ne è sembrato soddisfatto, ed ha cominciato a gesticolare incitando “di più, di più”.

Cercherò di contenere al minimo i miei commenti negativi, per cui mi fermo qui.

Quello che Scott ha detto sul come si è riusciti a raggiungere questo risultato è stato che quando Elke lo ha contattato inizialmente, la sua reazione è stata “oh, si certo, eccone un'altra”. E quando lei gli chiese cosa bisognasse fare perché l’evento fosse possibile, lui le diede una lista e lei disse “ok, ci lavorerò su”. Con sua sorpresa lei tornò con ogni cosa sulla lista risolta e chiese “e adesso?” Così lui le diede un'altra lista, e così via. Ma per tutto quel tempo, ha rivelato, lui non era ancora convinto che la cosa si sarebbe realizzata. Quando contattò tutti gli altri membri del cast, loro risposero “si certo, giusto” perché nessuno di loro credeva che alla fine sarebbe successo per davvero. Anche dopo aver firmato il contratto, tutti loro continuavano a pensare che comunque non si sarebbe arrivati alla concretizzazione. Poi, ha detto, circa un mese fa, tutti hanno capito, “sta veramente succedendo, dobbiamo andare davvero”.

Non sto dicendo che questo spieghi l’assenza di Gale, ma in qualche modo ci si avvicina.

Comunque, ci sono state poi delle chiacchiere, qualcuna piuttosto divertente.

Alcune erano un po’ più serie. Hanno accolto qualche domanda riguardo la lotta contro l’omofobia.

Ed è stato a questo punto che Hal ha commesso l’errore che ha infastidito praticamente tutto il pubblico, persino i suoi fans (e non è un segreto che io non sia fra questi).

C’è stata una domanda relativa al “coming out”.

Randy aveva preso il microfono dal suo tavolo e stava per rispondere quando Hal, fra tutti, si è messo in mezzo ed ha cominciato a raccontare di come ai tempi della scuola avesse un sacco di amici e del fatto che due di loro fossero gay e di come fossero spaventati all’idea di dichiararsi prima di andare al college.

Non sto dicendo che la sua risposta non fosse pertinente. Ma io, ed anche tutti quelli con cui ho poi parlato nel pomeriggio, pensavo che, con tre giovani uomini gay presenti, non sarebbe dovuto essere lui a rispondere.

Personalmente avrei preferito sentire le risposte sia di Randy che di Robert perché le loro esperienze riguardo al coming out sono state totalmente diverse. Ma no, invece abbiamo avuto Hal che ci ha ficcato il becco. Volevo, ma seriamente, prenderlo a sberle.

Comunque.. dopo l’accoglienza è arrivato il momento degli autografi.

Ed è stato in quel momento che l’orologio è andato in tilt, perché la sessione degli autografi avrebbe dovuto finire all’una. E a quell’ora invece eravamo solo a metà.

In parte perché si è cominciato un po’ in ritardo. In parte perché non credo che si aspettassero un numero così elevato di gente arrivata per restare solo quel giorno, ma soprattutto perché (e Peter lo ha spiegato più tardi scusandosi) il cast non voleva che il tutto si svolgesse come una “catena di montaggio” e volevano prendersi il tempo di scambiare almeno due chiacchiere con ogni persona.

Sono stati tutti molto gentili mentre firmavano.

Pensavo che ciò che avrebbe rallentato le cose più di tutto sarebbe stato il tempo che la gente avrebbe voluto trascorrere con Randy, ma in realtà è successo con Sharon. Tutti volevano parlare con lei, e lei è una signora troppo gentile per non accontentare tutti. Ho saputo che la sera prima non si era sentita molto bene, ma sembrava stare molto meglio oggi, anzi è sembrata migliorare man mano che la giornata si avviava al termine. Apparentemente è stata rinvigorita dal rispetto genuino e dall’affetto che la circondava.

Dopo pranzo, pur riprendendo la sessione autografi, è cominciata anche la sessione delle foto individuali con il cast. Sono stata fortunata, avendo prenotato solo per Randy (beh, in realtà avrebbero dovuto essere Randy e Gale, ma ormai) ed essendo all’inizio della coda.

Quando sono tornata al mio posto la coda per gli autografi era ormai finita, ad eccezione di quelli che hanno dovuto recuperare il ritardo con Randy e Robert che erano stati chiamati per la sessione foto.

Poi è cominciata la sessione Q&A.

I primi a cominciare sono stati Peter e Scott che sono stati di volta in volta sia seri che divertenti. Hanno parlato del loro affetto reciproco e di come questo abbia effettivamente finito con il cambiare leggermente la direzione presa dallo show, perché in origine ognuno dei due sarebbe dovuto essere amico di Michael, ma dato che loro chiacchieravano e scherzavano sempre fra di loro, gli sceneggiatori hanno cominciato ad inserire nei copioni questi loro atteggiamenti.

Peter, a cui è stato chiesto se pensava che dopo la fine dello show, Emmet e Drew sarebbero potuti tornare insieme, ha risposto “a volte quando sono solo di notte, decisamente si”. Poi ha fatto finta di ingoiare il microfono in un gesto che si può descrivere solo come “estremamente osceno”. E’ stato divertente. Ha poi concluso dicendo che per quanto lo riguardava, in un paio d’anni, Drew sarebbe sicuramente tornato dicendo “sei sempre stato l’unico”.

Questa risposta ha ricevuto molti “Awwwww” e molte risate.

Successivamente c’è stato il panel di Hal, Robert ed Harris, ed anche a loroè stato chiesto come sia stato lavorare tra di loro e con gli altri. Ed ogni cosa era perfetta.

Poi, mentre la sessione di autografi e foto continuava, c’è stato un panel che riguardava l’omofobia ed il bullismo.

C’erano due relatori locali, Peter, Michelle e Robert. La domanda sul “coming out” è stata riproposta e la risposta di Robert è stata personale in maniera devastante e non credo che potrò mai dimenticarla.

Ha raccontato che quando ha chiamato sua madre per dirle che stava per fare coming out su di un giornale con un articolo lei gli rispose “perché non prendi una pistola e ci spari al cuore già che ci sei?”

Lui lo ha raccontato in modo tranquillo, ma io ero devastata per lui.

Negli anni a venire credo che questo momento potrebbe essere quello che mi ricorderò di più.

La discussione generale è stata interessante, coprendo argomenti che andavano dal bullismo alla discriminazione all’interno della comunità LGBT stessa.

Peter ha puntualizzato che erano presenti centinaia di persone li, provenienti da 30 paesi diversi, che tra noi, i nostri amici ed i compagni del fandom di QaF avevamo il potere per contribuire a raggiungere ed insegnare e di sfidare l’omofobia giorno per giorno.

Dopo di che c’è stata la sessione Q&A con Thea e Michelle.

Ancora una volta le domande sono state un mix tra cose specificatamente connesse allo show e cose che coprivano le più diffuse preoccupazioni sulla battaglia per la paritàper la comunità LGBT.

Sia Thea che Michelle hanno parlato con sincerità e passione sulla loro volontà di partecipare alla lotta per la parità e, nel caso di Thea in particolare, alla lotta contro il bullismo.

L’ultima sessione Q&A avrebbe dovuto esse quella di Gale e Randy, ma seguendo il cambio di programma, è stata invece quella di Randy e Sharon.

Entrambi hanno ricevuto ovazioni enormi e le prime parole di Sharon, una volta seduti, sono state “sono Gale Harold” cosa che ha ottenuto una risata enorme e che ha in qualche modo cambiato l’umore di chi era incline a lamentarsi per quel cambiamento dell’ultimo momento. Almeno temporaneamente.

Le domande rivolte ad entrambi hanno riguardato come si fosse sentita Sharon nel girare la scena dei dildo con Scott e Peter e se fosse una coincidenza che Randy spesso abbia avuto parti da artista nei suoi lavori e come si sentisse a tal proposito. Sharon ha raccontato della prima scena che recitò con Randy e ha detto “quella fu la prima volta che usai il suo soprannome. Dissi “ciao Sunshine”.

Poi con affetto innegabile ha detto “beh, guardate che faccia” e proprio in quel momento Randy ha riso, proprio con uno di quei suoi sorrisi da Sunshine.

E’ stato un bel momento.

Inevitabilmente a Randy è stato chiesto come pensasse sarebbe stato il futuro del rapporto tra Brian e Justin. Ha cercato di evitare di dare una risposta, in primo luogo dicendo che questi sono personaggi di fantasia e che quindi non possono avere un futuro, una volta finito lo show, e poi dicendo che era molto più interessato ad ascoltare ciò che noi pensavamo sarebbe successo. Ma alla fine ha detto che pensava che Justin sarebbe rimasto a New York. E poi che la loro relazione sarebbe inevitabilmente cambiata. Le persone hanno reagito con notevoli mormorii a questa risposta, e lui ha subito aggiunto che tutti i rapporti cambiano e che non era necessariamente una cosa negativa.

In altre parole, ha fatto del suo meglio per evitare la questione e con decisione (nonostante, io credo, le sue reali opinioni) ha rifiutato di chiudere la porta ad ogni possibilità per “loro” di avere un futuro. Che uomo furbo.

Mi è sembrato anche intendesse, se non ho frainteso completamente, che fosse stata una sua idea far partire Justin per New York.

E ha detto, un paio di volte, che recitando la parte di artisti e comprendendone la passione, vorrebbe che [quei personaggi] fossero in grado di esplorare a fondo questa passione e di poter raggiungere il successo.

Ma la parte più commovente della giornata è stata proprio la fine, quando Sharon ha detto che lei e tutto il cast erano molto consapevoli dell’ondata di amore ed affetto che a loro arrivava. E’ poi rimasta senza parole per la commozione e non appena lei ha cominciato, così ha fatto la maggior parte del pubblico. Improvvisamente la stanza sembrava piena di gente raffreddata. E’ stato un momento completamente “Awwww”. Ed è difficile da spiegare, è stato uno di quei momenti in cui davvero “bisognava esserci”. Ma è stato davvero toccante ed ha riassunto perfettamente il modo in cui ho percepito l’intera giornata.

Perché nonostante tutti gli intoppi e le frustrazione, quello che ho sentito e sperimentato principalmente a questa convention è stato il calore e la gioia ed un senso molto forte di condivisione tra il pubblico, il cast, tutti.

Calcolando tutto è stato un giorno interessante ed in qualche modo estenuante e ho solo bisogno di buttarmi a letto e dormire.



10 giugno 2012
Colonia – ultimo giorno

Ciao a tutti, sarò molto breve perché sono molto stanca e ho bisogno di una buona dose di sonno perché ho un volo di dodici ore domani da prendere per tornare a Singapore e devo riuscire a dormire più che posso ora.

La mattinata è stata occupata dai meet &greet, circa 15/20 persone alla volta con due o tre membri del cast per ogni stanza in modo da dare la possibilità di avere un dialogo molto più rilassato.

Non entrerò nei dettagli questa sera perché sono veramente stanca. Lo farò in seguito.

Abbiamo pranzato in gruppi con uno degli attori ad ogni tavolo. Dunque, al nostro tavolo c’erano cinque di noi e Scott che è stato molto divertente e generoso d’informazioni.

Ci ha parlato di Gale chiedendoci di comunicare poi anche ad altri che Gale era veramente dispiaciuto di aver dovuto annullare. Aveva anche una partita di calcio di programma per Giovedì e aveva dovuto cancellare anche quella. Non ha menzionato tutte le cattiverie che sono state dette su questa questione, ma ha semplicemente detto che sperava che la gente avrebbe capito che il dispiacere di Gale per non essere presente era reale.

(forse dovrei dire a questo punto che quando ieri ho avuto il mio momento con Scott, durante la sessione autografi, mi sono imposta di riferirgli di tutta la m…a che era stata gettata su Gale in giro e gli ho chiesto di riferire a Gale che non tutti la pensavano a quel modo e che personalmente ero molto contenta che avesse avuto una nuova opportunità di lavoro in così breve tempo dopo la cancellazione della serie TSC. Gli ho anche detto che, nonostante le voci negative potessero essere forti, speravo che lui dicesse a Gale che però non erano la maggioranza).

Questo è solo un assaggio, su questo argomento e sulle parole di Scott mi dilungherò in seguito.

Dopo pranzo ci siamo ritrovati tutti sulle gradinate che portano al Reno in una specie di flash mob a sostegno della ricerca sull’AIDS.

Poi siamo rientrati in hotel per la sessione finale del convention.

Tutto il cast era presente sul palco, edognuno ha risposto alle domande poste dal pubblico, e poi ad ogni membro è stato chiesto quale ricordo avrebbe portato con se’ di questa convention.

Parlerò in modo più dettagliato di tutto in seguito, ora però vorrei parlare di Sharon.

Ha esordito dicendo che per lei era stato un onore sostituire Gale.

Questa cosa ha ottenuto un’ovazione enorme, in parte per Gale ed in parte per Sharon.

Ha ripetuto quello che Scott ci aveva detto, di come Gale fosse deluso dal fatto che non essere stato in grado di partecipare, e tutto il pubblico si è alzato in piedi applaudendo, e l’applauso è sembrato andare avanti per secoli, ed era sicuramente per Gale questa volta. Scott ha preso il suo cellulare ed ha scattato una foto che, ha detto, si sarebbe assicurato di mostrare a Gale.

Non riesco davvero a spiegare cosa abbia significato quel momento, ma è stato come un processo di guarigione e, mi auguro, che ogni persona presente in quel momento sia riuscita a lasciar andare l’amarezza ed il risentimento provati fino a quel momento per la delusione.

Perché, come anche il cast ha dichiarato per tutto il weekend, si poteva davvero sentire l’amore e l’affetto che a loro arrivava da parte del pubblico, e questa volta era tutto per l’uomo che non era presente. Perché l’amore era una forza tangibile in quella stanza ed in quel momento. Spero che attraverso la foto quel sentimento possa arrivare fino a lui.

Comunque, questo è più o meno tutto, tutti hanno lasciato il palco, era finita.

Beh, più o meno, perché siamo rimasti tutti a gironzolare li in giro per molto, nessuno voleva che finisse per davvero.

E non solo per il cast.

In questo fine settimana ho potuto incontrare alcune persone straordinarie. Ho potuto rinfrescare vecchie conoscenze e crearne di nuove e davvero non avrei voluto lasciare tutto questo alle spalle e volare via da qui.

Ma si deve.




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